Benvenuto nella nuova tredicina! Com’è passato il tuo tempo insieme a Kib? Sei riuscito ad aprire il cuore all’impulso di Kib verso il perdono, la compassione, l’accoglienza? O hai fatto a botte tutto il tempo con gli errori del passato, il senso di aver sbagliato qualcosa lungo il cammino, e tutto il peso che viene dal tuo albero genealogico?
Oggi Kib passa il testimone a Muluc! Muluc ci parla del nostro fuoco trasformatore. Nel nostro corpo, fisico ed energetico, risiede, dentro l’addome all’altezza dell’ombelico, il nostro fuoco interiore: è lui che sostiene la nostra vitalità, le nostre energie fisiche, ma anche le nostre passioni, i nostri impulsi verso il nuovo. In lui risiede la nostra capacità di accogliere esperienze e doni, e trasformarli in nuove energie. Esattamente come fa, a livello fisico, l’intestino. La capacità di trasformare ci permette di non aggrapparci a esperienze, relazioni, energie che ormai fanno parte del nostro passato. Prova difficile per molti di noi, che amiamo sentirci legati ed identificati con i nostri ricordi, le nostre esperienze, anche con le relazioni ormai senza più vita. Ma fai caso: quanto ti senti privo di energia quando ti ostini a restare legato a cose ormai finite? e quanto invece ti senti vivo e pieno di un’energia frizzante e leggera quando lasci andare ciò che è stato e ti apri al nuovo?
Altro aspetto importante di cui ci parla Muluc è il nostro senso di abbondanza e gratitudine. Senza troppi giri di parole, Muluc ci dice: renditi conto che ogni giorno della tua vita ricevi mille cose in abbondanza, che la Vita ti sostiene e ti ama, sii grato per questo verso tutto quello che ti circonda. A leggerlo sembra bello e facile, ma. Il “ma” in questione sta nel fatto che, senza generalizzare, siamo spesso abituati a lamentarci di ciò che ci manca, a sentirci nella mancanza e nella scarsità, tanto da diventare completamente ciechi verso quello che abbiamo, che riceviamo. Rincorriamo costantemente quello che non abbiamo, che vorremmo, che sentiamo ci manchi per sentirci davvero completi, soddisfatti, felici. Un nuovo lavoro, una storia d’amore, una macchina nuova. E finiamo col sentirci sempre in credito con la vita, di non aver ricevuto tutto quello di cui avremmo bisogno, o diritto. E questo purtroppo ci rende profondamente ingrati verso la Vita, e verso tutto quello che ci circonda.
In moltissime tradizioni, uno dei punti chiave nel cammino personale è il concetto di reciprocità: riceviamo e diamo continuamente, e non avremo mai veramente quello che vogliamo dalla Vita se prima non diamo. Occhio, però: non sto parlando di fare uno scambio, di pagare un prezzo. Abituati come siamo, nella nostra società, a vedere tutto monetizzato e valutato da un punto di vista economico, verrebbe la tentazione di vederlo così. Ma reciprocità significa renderci conto che siamo immersi e connessi con tutto quello che ci circonda, in un flusso continuo e reciproco di energia e materia: dare per sentirci presenti nel flusso, per essere aperti ad esso, per sentire quanto riceviamo e quanto restituiamo in ogni momento, invece che starcene chiusi e contratti nel nostro perenne senso di mancanza. Questo è Muluc! E, come ho detto prima, quanto puoi sentirti vivo e pieno di energia quando sei immerso in questo flusso: lì trovi il tuo vero potere di trasformare e creare.
Quindi oggi ti invito a fermati qualche minuto e fare un piccolo esercizio, per sentire l’energia di Muluc: siediti comodo (per terra a gambe incrociate, o su una sedia con i piedi ben poggiati per terra), porta le mani sull’ombelico unendo la punta della dita di una mano con quelle dell’altra (a formare una O intorno all’ombelico); respira profondamente nell’addome, tanto da sentire le mani che si alzano e si abbassano insieme alla pancia, e resta in ascolto cercando di sentire il fuoco caldo e vivo dentro il tuo addome. Quando lo percepisci, cerca di scaldarlo e farlo crescere con il respiro, come se l’aria che entra ed esce fosse alimento per il fuoco stesso. E ascolta come il tuo fuoco sia connesso con tutto quello che ti circonda, come sia intimamente collegato a quel flusso costante di energia: come tutto si trasforma e rigenera nella Natura intorno a te, così tutto si trasforma e rigenera dentro di te. E alla fine riempiti del senso di ricchezza, abbondanza e gratitudine che questo porta con sè!
Buona tredicina di Muluc!
Parole pratiche e allo stesso tempo di visione. Si sposano a meraviglia con le sensazioni di questi giorni.. grazie mille per rinnovare l’intento e ricordarmi la strada..