Sono appena tornato da una passeggiata lungo il sentiero che da casa mia costeggia il fiume e, allontandosi dal paese, si addentra pian piano nel bosco. In quel silenzio ovattato, tra il suono delle cicale e il cadenzare lento dei miei passi, riflettevo su quanto questo strano tempo che abbiamo passato, questi ultimi due anni trascorsi ricorrendo statistiche sui positivi al Covid, vaccini e restrizioni, mascherine e regioni colorate, quanto questo tempo di paura ci ha scollegati dalla Natura. In un primo tempo lo ha fatto in un senso anche fisico (eravamo in lockdown, chi si azzardava ad uscire per fare due passi, rischiava di ritrovarsi rincorso da elicotteri e forze di polizia!). Ma superato quel momento è come se la paura di spostarsi, di entrare in contatto con gli altri, di toccare qualunque superficie che non fosse di casa nostra, paura anche solo del rumoredi uno starnuto che provenisse dalle immediate circostanze o (peggio!) da noi stessi, ecco tutto questo ha messo una distanza tra noi e il mondo che ci circonda: gli altri, i luoghi, le città e alla fine anche la Natura. Non dico sia stato così per tutti: alcuni sono riusciti a bypassare tutta questa onda emotiva, ma l’hanno comunque dovuto fare attivamente, perchè la prima risposta instintiva, credo di chiunque, è stata ed è quella di ritrarsi un passo indietro dall’entrare in un vero contatto con tutto e tutti.

Quindi passeggiavo e riflettevo su questo carico che ci ha accompagnato fin qui , e allo stesso tempo sentivo quanto ogni passo, immerso nella penombra degli alberi, circondato dal fruscio del vento, il frinire delle cicale e il canto degli uccelli, mi stesse ricaricando e, in un modo molto più fisico di quello che possa sembrare, mi stesse “lavando” da tutti quei pesi e quelle paure.

Le tradizioni di tantissime culture sparse per il mondo ci dicono che, se un essere umano vuole ritrovare il proprio equilibrio fisico, emotivo e spirituale, il proprio centro, è lì che deve andare: in mezzo alla Natura, in mezzo agli Elementi. Nella Natura ritroviamo il nostro posto nel mondo, i nostri “fratelli” animali, vegetali e minerali. Nella Natura ci ricordiamo, ancora e ancora, che noi e tutti gli altri facciamo parte di questo -alberi, fiumi, montagne e valli-. Che quello che sostiene noi, ci rende sani, forti e vitali, è la stessa cosa che sostiene tutti gli altri esseri viventi.

E, ancora più importante, questo mondo “naturale” è pervaso in ogni sua forma da 4 Elementi: Aria, Fuoco, Acqua e Terra. E sono gli stessi Elementi che, su piani diversi, sostengono e pervadono il mio corpo fisico, quello emotivo e quello energetico. Per fare un esempio: l’Acqua è fondamentale per l’equilibrio del mio corpo, per la salute del mio sangue; ma parla anche del flusso delle mie emozioni, di come si muovono costantemente e sono influenzate da tutto quello che mi circonda. Oppure il Fuoco, il suo calore, è la base del ritmo vitale e del metabolismo del mio corpo fisico, ma è anche il mio impulso creativo, le mie passioni, le mie spinte più intense e certe volte anche distruttive.

E così via per tutti e 4 gli Elementi, allargando ed esplorando il discorso per chilometri di inchiostro che nello spazio di questo post proprio non entrano. Ma quello che mi preme dirti è che tantissime culture tradizionali, insieme alle loro tradizioni sciamaniche, in forme diverse ci ripetono tutte uno stesso insegnamento: stai nella Natura, stai a contatto con gli Elementi, dialoga con loro, specchiati in loro. Perchè siamo esseri “sociali” ad un livello molto più ampio di quello che crediamo: non abbiamo solo bisogno di incontrarci con gli altri, avere relazioni, condividere emozioni e pensieri, per stare bene, essere sani e il più possibile completi e centrati, abbiamo bisogno di essere in continua relazione con la Natura e gli Elementi.

Per questo è importante non solo passeggiare nel bosco e ascoltare gli uccellini cinguettare, ma imparare (di nuovo, perchè è un sapere antico che noi purtroppo ci siamo dimenticati nel tempo) a dialogare con l’Acqua, danzare con il fuoco, meditare con la Terra e parlare con l’Aria. Per poter essere veramente sani, equilibrati e (parola misteriosa che ho già usato nelle righe precedenti) “centrati”: perchè solo se sto nel mio centro riesco a sentire davvero quello che provo (Acqua), quello che penso (Aria), come sta il mio corpo e quello che voglio costruire (Terra) e cosa davvero desidero (Fuoco). In una parola, quello che voglio davvero camminare nella mia vita.

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